Riqualificazione funzionale e architettonica di 5 aree verdi con formazione di aree per cani
DALLA RELAZIONE DI PROGETTO
[....]Le aree hanno in comune la caratteristica di essere degli spazi privi di significativi elementi di permanenza relativi al disegno e all'organizzazione del territorio.
I progetti prevedono di riconfigurare gli spazi come dei giardini urbani perimetrati e definiti, comunque rapportati alla scala urbana di riferimento. A fronte di tale stato di fatto ed unitamente agli input forniti dal citato Studio di Fattibilità, la progettazione si propone di:- identificare un approccio differente per ogni situazione, pur nel rispetto e nella valorizzazione delle modeste specificità dei luoghi;- sintetizzare un abaco di elementi ripetibili per ciascuna area a cui affidare l'identità dei luoghi, la loro immediata riconoscibilità ed il soddisfacimento delle funzioni ad essi demandata.Tra questi elementi 'riconoscibili';, oltre ai manufatti appartenenti alle categorie del cosiddetto arredo urbano, l'attenzione progettuale è stata focalizzata in particolare su:- i percorsi e gli spazi di sosta, che si distinguono per le loro particolari caratteristiche materiche e morfologiche;- i manufatti per i cani, gli unici veri e propri elementi costruiti, la cui forma è scaturita dall'idea di concentrare in un unico manufatto una serie di funzioni relative al soddisfacimento delle necessità degli animali, unitamente alle attrezzature; per incentivarne la mobilità. Con tali manufatti si persegue il duplice scopo di evitare la dispersione di alcune attrezzature di svago per cani all';interno di aree di già ridotte dimensioni nonché di fornire un ulteriore forte elemento di riconoscibilità alle aree.Per quanto invece riguarda il disegno del suolo delle aree, i criteri adottati si basano sull'intendimento di suggerire semplicemente le modalità d'uso dell'area agli utenti, cercando di evitare soluzioni iperdisegnate che poi raramente coincidono con il reale uso a posteriori.Vengono quindi individuati percorsi e zone di sosta che, come già detto, vengono caratterizzati dai materiali impiegati (conglomerato bituminoso colorato per i primi e legno per le seconde).Le zone di sosta vengono sempre previste in zone in cui nelle diverse ore del giorno si possa usufruire dell'ombra degli alberi.Per quanto riguarda le specie arboree e arbustive, l'unica area che viene piantumata è quella di Via Guardini, essendo le altre tre già abbondantemente fornite di alberatura più o meno fitta.[....]
Il progetto del manufatto per cani prende spunto dai principi ispiratori della MOBILITY DOG. Disciplina nata negli anni 90 in Svizzera che mira a migliorare l'integrazione e l'inserimento del cane da compagnia nella società urbana.Questa disciplina prevede un percorso ad ostacoli educativo composto da una serie (18) di prove che devono essere affrontate dal cane con la partecipazione del padrone.Scopo dell'attività è quello di:- aumentare la capacità di comunicare tra i due soggetti, migliorandone l'intesa;- implementare la capacità del cane di concentrarsi e di prestare attenzione;- diminuire l'insicurezza e di conseguenza mitigare l'insorgere di alcuni problemi di aggressività;- fornire opportunità di socializzare;- aumentare la facoltà di apprendere e la flessibilità cognitiva del cane inducendo particolari movimenti nel superare piccoli ostacoli con successo;- stimolare l'attività fisica degli animali, dato che tutto il lavoro di training è impostato sul gioco.Il manufatto progettato, non ha la pretesa di costituire un vero e proprio campo di addestramento per la mobility dog, ma raduna in sè alcune delle attrezzature delle 18 prove standard della disciplina: la parete inclinata, il salto in alto (2 diverse misure), la scaletta, il tunnel, il podio, la superficie ondulata, il cui utilizzo può essere lasciato alla libera intuizione del cane o altrimenti sottostare alle regole sportive della mobility dog.Un apposito cartello illustrerà le corrette modalità di utilizzo, che di seguito vengono elencate a titolo d'esempio:- la parete inclinata dovrà essere percorsa evitando balzi;- il salto in alto dovrà essere affrontato con breve rincorsa a bassa velocità;- la scaletta dovrà esere superata con almeno una zampa su ciascun gradino in salita e discesa;- il tunnel dovrà essere attraversato completamente;- la superficie ondultaa dovrà essere percorsa senza timore e senza soste.I percorsi a prove descritti, nella pratica si concretizzano in un muro, realizzato in calcestruzzo armato gettato in opera, alla cui forma articolata vengono applicate le attrezzature realizzate in acciaio tipo corten o in calcestruzzo vibrocompresso (tubo da fognatura), così da creare molteplici percorsi di utilizzo. Una testata del manufatto funge da schermo e da protezione per il contenitore igienico e per una fontanina con abbeveratoio. Un'alta fontanina è situata sul podio terminale della scala.Il controllo dei costi ha suggerito l'utilizzo di materiali di facile messa in opera, di elevata durabilità, di scarsa o nulla manutenzione.[....]
Per la stesura del presente capitolo, ci si è avvalsi della collaborazione di Elena Garoni, studiosa del comportamento uomo/animale, che ha collaborato con Ivano Vitalini alla redazione del MANUALE DI MOBILITY DOG di Luca Spennacchio.